La scrittura è un atto di drenaggio mentale. Per lasciar andare ciò che non serve più.
Uno strumento per liberare il proprio censore interno. Per incontrare la propria verità personale potente, capace di trasformare il mondo esterno.
Immaginate la scrittura come una pratica meditativa. Lasciando scorrere la penna sulla carta, ci si apre alla possibilità di integrare le proprie sensazioni fisiche, le emozioni. Ciò che si sente e ascolta nel corpo.
Mettere nero su bianco ciò di cui si fa esperienza nel corpo nel quotidiano, è come assistere alla naturale trasformazione del proprio mondo interiore. Dar forma a ciò che la mente fatica a processare. Perché la sua funzione è ripetere, trovare spiegazioni e soluzioni alla luce di quanto già conosce.
Aprirsi alla possibilità di raccontare, in uno spazio neutrale, cosa viviamo, come ci sentiamo; rendersi disponibili verso se stessi, senza aggrapparsi al bisogno di spiegare, definire. Questo favorisce la creazione di nuovi pensieri, parole. Fotografa una realtà diversa. Traccia contorni, forme, linee diverse. Mappa comportamenti nuovi da agire nel mondo.
La consapevolezza non è solo una funzione propria della mente. Partecipare alla propria natura ed esperienza corporea facilita ed amplifica il processo di evoluzione, conoscenza e riscoperta di se stessi.
Ciò che nel corpo diviene attraverso il movimento, il respiro, il sentire, un richiamo all’azione.
Attraverso la scrittura si trasforma in azione stessa.
E’ questa riflessione, che genera dalla mia esperienza, come essere umano, che mi ha guidata nello scegliere la scrittura come strumento potente capace di guidare e sostenere ognuno nel prendersi cura di sè.
Lo uso per me, lo condivido nei miei percorsi.
Scrivere con la stessa naturalezza con cui respiriamo.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di farlo. Non vi è nulla di troppo banale, insignificante, intelligente, strano, che vada elogiato o censurato.
A volte le pagine scritte saranno piacevoli, altre negative, frammentarie, ripetitive, rabbiose, ironiche, stupide, autocommiseranti. Bene!
Abbiamo l’idea di dover essere dell’umore giusto per scrivere. Questa pratica ti insegnerà che l’umore non ha importanza. Le emozioni non amano essere trattenute, definite. Svolgono una naturale funzione adattiva rispetto al naturale evolvere della vita.
Questo approccio sarà utile insegnamento per smettere di censurarsi, giudicarsi. Un momento per esprimere liberamente.
Scrivere porta oltre la paura, gli stati d’animo. Il flusso continuo di osservazioni ed opinioni spesso camuffate da verità, la voce della ragione.
Al di là del chiacchiericcio mentale, delle parole che usiamo per definire noi stessi; al di là dello spazio e del tempo in cui abitiamo e ci confrontiamo…troviamo la nostra quiete, il luogo dove ascoltare la nostra voce.
La mente logica si fa da parte. Quella categorica, che pensa in modo ordinato e regolare, che percepisce il mondo secondo categorie e principi noti, mentre tutto ciò che è sconosciuto è potenzialmente pericoloso o sbagliato.
Diamo il benvenuto alla mente artistica, creatrice, intuitiva. Che pensa per immagini e sfumature. Si nutre dei sensi. È associativa e procede a ruota libera. Crea nuove corrispondenze.
Tutto ciò che metterai nero su bianco sta tra te e il tuo cuore, la tua anima.
La mente artisitica, il lato destro del nostro cervello, il nostro lato yin, affonda le radici non tanto nella fantasia, quanto piuttosto nella realtà di ciò che mettiamo a fuoco attraverso il nostro sentire. Ciò che osserviamo, che cattura la nostra attenzione, percepiamo.
Scrivere ci porta dentro, lontano dalle distrazioni esterne.
La scrittura ci dà la possibilità sia di proseguire sia di avere uno spazio in cui recuperare le forze che consumiamo nel nostro movimento continuo. Le pagine simboleggiano la nostra volontà di parlare ma non solo, ascoltare la nostra voce. Di essere sfacciatamente sinceri con noi stessi. Ci fa sentire accolti, leggeri.
Quindi, prendersi cura del proprio stato interno, partecipare alla propria natura corporea, è la chiave per migliorare il nostro stato di benessere, equilibrio.
Per pensare bene, prendere decisioni amorevoli per se stessi, vivere nel quotidiano nel rispetto di ciò che eleva la nostra energia, forza vitale.