Lo yoga è una disciplina olistica, un percorso di crescita dell’essere umano, visto come entità inscindibile di mente, corpo e spirito.
Lo yoga nasce in India e gran parte della sua letteratura è in sanscrito.
I primi testi che conosciamo sullo yoga si trovano all’interno di una raccolta di antiche scritture
hindu, chiamate Veda, un termine che significa conoscenza. Si tratta di testi poetici composti da maestri spirituali o veggenti. La letteratura vedica è espressione di una cultura nella quale la maggior parte delle pratiche spirituali prevedevano un rapporto diretto e immediato con la natura per dare senso alle cose e trovare benessere.
E’ in questo ambito che troviamo menzionato per la prima volta il termine yoga con il significato di “aggiogare”.
La parola yoga deriva dal termine sanscrito “yug”, che significa giogo, unificazione, mettere insieme. Nella sua essenza, il termine yoga descrive sia una pratica sia un modo di essere, nel quale ci rendiamo conto dell’intrinseca unità che soggiace alla molteplicità d’espressioni della vita.
Cosa rimane di ogni parola, teoria e disciplina?
Vivere in uno stato di unione non vuole essere un concetto astratto, mistico, contemplativo.
È apertura del cuore, che ci rende capaci di provare, sentire gioia, dolore, senza reprimerli, modificarli, interpretarli.
È apertura della mente ad una consapevolezza che accoglie, abbraccia.
È empatia, attenzione, osservazione neutrale, priva di giudizi.
È un tornare a casa nel proprio corpo e con il corpo; perché è nell’esperienza personale ed intima, corporea, che possiamo fare ed essere tutte queste cose.
Cosa rappresenta per me:
Lo yoga è uno spazio e tempo per ascoltare il respiro. Diventare consapevole del corpo, entrando a contatto con le sensazioni fisiche. Diventare consapevole della mente, mantenendo un atteggiamento di curiosità.
Un’autodisciplina per conoscere me stessa.
Tra ogni inalazione ed espirazione esiste uno spazio vuoto. In cui tutto si trasforma, diviene possibile, esperibile.
Il corpo è stabile e flessibile. La mente attenta.
Dallo strato più interno a quello superficiale, riceviamo nuovo ossigeno, energia.
Nel corpo facciamo esperienza di apertura, spaziosità.
Attivando il nostro sguardo interiore, assumiamo un atteggiamento di neutralità.
Non esiste più giudizio, ma possibilità diverse, in evoluzione, come il nostro corpo che ogni giorno è sempre diverso.
Lo yoga è la mia pratica dell’armonia.
Azione e contemplazione sono due funzioni complementari. L’azione crea mutamento fisico, fa succedere qualcosa. Ma solo quando è seguita da uno stato di quiete, che rende possibile assaporare; l’ azione acquisisce valore. Si converte in un’esperienza di piacere, benessere e leggerezza.
Vivo lo Yoga come la sintesi e l’unione tra questi due movimenti e amo accompagnare i praticanti a fare esperienza di sè. A risvegliare il corpo e la propria percezione, attraverso l’incremento di uno stato di presenza crescente, morbida, gentile. Attraverso la pratica di asana ( posture per il corpo fisico), pranayama ( per il respiro) e meditazione.
Yoga Shala
Il percorso yoga shala si propone di andare dritto al cuore della possibilità di essere disponibili verso se stessi, affidandosi all’intelligenza del corpo.
Abbracciare, incorporare e trasformare il modo in cui siamo abituati a sentire, pensare ed agire.